L’altrettanto vetusto detto che recita “ŗa strà diŗ Castlàss a l’ha tiràia in asu”, indicante le numerose curve che caratterizzano il collegamento tra Casal Cermelli e Castellazzo B.da, si riferisce ad un fatto realmente accaduto. Nel XVIII sec. i Trotti, più grandi proprietari terrieri del nostro paese, cedettero parecchie loro proprietà oltre i confini comunali con Castellazzo B.da, ad alcuni compaesani quale ricompensa per la collaborazione di anni di lavoro.
Tale concessione era però vincolata dall’obbligo di creare una comoda strada che collegasse i due paesi. I nuovi e numerosi proprietari non riuscirono a trovare un accordo in quanto nessuno di loro accettava tale passaggio sui propri terreni. Si racconta così che un giorno il capofamiglia dei Trotti si presentasse da quelle parti con un asino al seguito e chiamando a raccolta tutti i suoi beneficiati avesse detto loro: «in séi nènt biu a bitév d’acòrdi tra vui iouč testòu che anlùra ŗa strà a la fóma tiré da l’ażu ch’lè pi testàrd ancùra » [non siete in grado di accordarvi, testardi come siete, che allora faremo tracciare la strada dall’asino che è più testardo ancora]. Così incitando l’animale ad avanzare con degli autoritari “va a nòu!” [vai avanti] piantò i picchetti e fece costruire la strada su quel percorso ricco di curve così come si presenta ancor oggi.